L’Ucraina potrebbe accettare uno status neutrale. Si va verso una possibile intesa tra i due paesi in guerra.
Mentre le città ucraine sono ancora sotto assedio e la capitale Kiev è sotto coprifuoco da ieri sera, i negoziati si sviluppano in maniera più proficua. Il presidente ucraino vede spiragli di pace e l’avvicinarsi di condizioni che portano ad un cessate il fuoco. In un discorso a notte fonda Volodymyr Zelensky dice che i colloqui con la Russia, che proseguono oggi, sembrano ora “più realistici” e “c’è sicuramente spazio per compromessi”. Ieri il presidente ucraino aveva ufficialmente rinunciato ad entrare nella Nato, ma questo a Putin non è bastato. Kiev propone uno status di neutralità del paese.
Lo “status neutrale” dell’Ucraina “viene discusso seriamente, chiaramente, insieme alle garanzie di sicurezza” ha affermato l ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in un’intervista al canale RBC. Le parti si dicono vicine ad un accordo. Interfax scirve che Kiev sarebbe disponibile ad assumere uno status di “neutralità stile Austria o Svezia. “Sono in discussione tutta una serie di questioni relative alle dimensioni dell’esercito ucraino“, ha affermato.
Verso lo status di neutralità dell’Ucraina
L’Ucraina quindi sembra vicina ad accettare il suo status neutrale sullo stile austriaco o svedese. Non entrando nella Nato è un passo avanti per le condizioni imposte da Putin. Una neutralità di questo tipo significherebbe anche una smilitarizzazione del paese. Kiev avrebbe proposto questo tipo di status proprio per cercare un compromesso con la Russia difendendo l’autodeterminazione del suo paese.
Il capo dei negoziati Medinsky ha sottolineato che l’Ucraina ha già uno status neutrale, come è scritto nella dichiarazione di sovranità. “Naturalmente, la questione chiave per noi è lo status della Crimea e del Donbass, oltre a una serie di questioni umanitarie, tra cui la denazificazione, i diritti della popolazione di lingua russa e lo status della lingua russa”, ha aggiunto il capo negoziatore russo. Ci sono delle questioni legate all’esercito e forze navali che vanno discusse, ma sembra che le due delegazioni siano sulla buona strada per la fine del conflitto.